Il pan de Toni, meglio conosciuto come panettone: la (vera?) storia del dolce più famoso del Natale
È il dolce lievitato più famoso d’Italia, simbolo della pasticceria milanese ed emblema assoluto delle festività natalizie. Immancabile, da nord a sud, sulle tavole imbandite a festa, è oramai prodotto in tantissime varianti e purtroppo conosciuto troppo spesso solamente nella sua diffusissima versione industriale. Sua Maestà il Panettone è una delizia dalle origini antichissime, la quale oggi più che mai però richiede ricerca e accuratezza nella scelta. Solo un vero artigiano può infatti regalarci il piacere di un panettone realizzato secondo la ricetta tradizionale, a lievitazione naturale e con ingredienti genuini…
Ma quali sono le origini del dolce più importante del Natale? Derivato certamente dai pandolci e dai panspeziali del Medioevo, il panettone è circondato da molti racconti che a tratti sfumano nella leggenda…
Il più diffuso narra che Toni, sguattero al servizio di Ludovico il Moro, alla vigilia di un lontano Natale del secolo 1400, dovette sacrificare l’unico panetto di lievito madre tenuto da parte per i suoi festeggiamenti, per rimediare alla bruciatura del dolce preparato dal cuoco per il banchetto ducale. Lavorando a più riprese un impasto di farina, uova, zucchero, uvetta e canditi fino a renderlo soffice e molto lievitato, questi ottenne un dolce apprezzatissimo da Ludovico il Moro, ribattezzato come Pan de Ton.
Un altro racconto vuole che Ughetto, figlio del condottiero Degli Atellani, per far colpo sulla figlia del pasticcere Toni, la bella Adalgisa, s’improvvisò pasticcere creando un pane speciale arricchito con burro, uova, zucchero, cedro e aranci canditi. Ottenuto il risultato sperato, fu la duchessa Beatrice a convincere Giacometto degli Atellani a far sposare il figlio con la popolana. E, nel frattempo, il dolce frutto di questo amore divenne apprezzatissimo e molto diffuso tra tutti i nobili.
Una storia meno romantica, ancora, ricercherebbe invece le origini del panettone nell’usanza medievale di celebrare il Natale con un pane diverso da quello di tutti i giorni, composto da pregiato frumento.
A cosa credere allora? Da parte nostra, amiamo i sapori genuini, ancor più quelli circondati da racconti che profumano di tenerezza e magia… poco importa che appartengano alla storia oppure alla leggenda, e ciascuna di queste narrazioni non fa che rendere ancora più buoni i nostri panettoni.
Del resto, cos’è il Natale se non una dolcissima emozionante fiaba?
Auguri da tutti noi. Con il cuore.
Lo staff di Prelibata
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